In questo articolo vogliamo rispondere ad una domanda che ci viene posta molto spesso dai titolari di ditte individuali e lavoratori autonomi, ossia:
E’ necessario possedere un conto corrente dedicato intestato alla propria partita IVA?
Senza troppi giri di parole, la risposta è NO!
Un qualsiasi conto corrente di persona fisica può essere utilizzato ai fini della gestione della propria attività commerciale, sia il titolare un professionista o un’impresa individuale.
Precisiamo comunque che esiste l’obbligo di avere un conto corrente per talune operazioni, ad esempio effettuare o ricevere pagamenti superiori al limite di circolazione del contante (i.e. € 2.999,99), o ancora per effettuare dei versamenti fiscali e previdenziali che devono necessariamente essere effettuati tramite F24, così come stabilito dal decreto Bersani del 2006. Solo i privati sono esonerati da tale obbligo e possono pagare le proprie imposte tramite il modello F24 cartaceo direttamente allo sportello. Ecco che in questo modo si viene a creare una sorta di obbligo indiretto di possedere almeno un conto corrente bancario o postale, ma nessuna legge impone che lo stesso sia intestato alla partita iva piuttosto che alla persona fisica.
A onor del vero l’anzidetto decreto Bersani sanciva l’obbligo di avere un conto corrente usato esclusivamente per l’attività professionale o imprenditoriale, prevedendo la necessità di fare confluire le somme riscosse nell’esercizio dell’attività su un conto corrente bancario o postale dal quale dovevano essere effettuati anche i prelievi per il pagamento delle spese relative all’esercizio dell’attività stessa. Questo obbligo cessa però di esistere nel 2008, infatti il D.L. n.112/2008 abroga, con l’art.32, il comma che istituiva l’obbligo del conto corrente esclusivo.
Non c’è più, a oggi, alcuna disposizione normativa che imponga di avere un conto corrente diverso da quello personale per le operazioni commerciali.
E’ giusto comunque chiedersi se, nonostante non sussista nessun obbligo, non possa essere comunque vantaggioso utilizzare un conto esclusivo ai fini aziendali piuttosto che uno promiscuo, sebbene i costi dei conti business siano certamente più onerosi dei conti privati, anche in relazione ai servizi offerti e alle specifiche esigenze.
Conviene possedere un conto corrente dedicato?
Nel caso del professionista sono il conto personale può andare più che bene, ma possedere un conto dedicato all’attività professionale potrebbe rivelarsi utile per una questione di maggiore “ordine” nella tenuta della propria contabilità, facilitando il controllo delle proprie entrate/uscite professionali e agevolando la trasparenza di un eventuale accertamento fiscale riducendo la possibilità che versamenti di denaro personale possano essere ricondotti erroneamente a prestazioni “in nero”.
Il caso della ditta individuale è invece decisamente diverso, infatti una ditta, specialmente se iscritta in camera di commercio con un nome di fantasia, ha certamente più vantaggi nel munirsi di un conto esclusivamente dedicato alla movimentazione aziendale. Immaginiamo che la ditta “Fantasia di Mario Rossi”, riceva un assegno intestato al nome completo dell’impresa e non semplicemente “Mario Rossi”, mentre il conto sia intestato alla persona fisica, ecco che la banca potrebbe avere difficoltà a consentirne il versamento. Lo stesso discorso vale nel caso di un bonifico.
Per motivi legati alla legge antiriciclaggio inoltre ci potrebbero essere problemi legati ai versamenti di contante degli incassi, o alla movimentazione di somme elevate su un conto personale. La banca, superate certe soglie, sarebbe tenuta a segnalare alle autorità competenti tali movimentazioni ritenute sospette.
Quindi la nostra risposta, come spesso accade, è: DIPENDE!
In questo modo se un funzionario di banca vi dirà che siete obbligati ad aprire un conto corrente dedicato per non incorrere in sanzioni o ammende di varia natura, saprete che sta solo cercando di vendervi un conto più oneroso facendo leva sul vostro timore. Se invece lo stesso funzionario vi esporrà i motivi per cui nel vostro caso è più conveniente un conto aziendale, senza millantare alcun obbligo di legge, saprete che sta facendo bene il suo lavoro e che potete fidarvi di lui.